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Game of thrones

Game of thrones

Si conclude, dopo otto stagioni, una delle serie tv più viste, commentate e piratate della storia, per molti è anche la migliore di sempre. Il finale di serie però non ha convinto la maggior parte degli spettatori e della critica, secondo me è, purtroppo, la conclusione di una parabola discendente, vi racconto perchè. Mi raccomando, se decidete di proseguire, attenzione agli spoiler che potrebbero esserci, siete avvisati!

Mi tolgo subito d'impiccio, per me non solo il finale è stato deludente ma tutta l'ultima stagione è stata ampiamente sotto il livello medio della serie, la mia impressione è che finchè si è potuto pescare dai libri di Martin si sia rimasti a livelli molto alti, quando i libri sono finiti è iniziata un inesorabile parabola discendente che è conclusa con un ultima stagione che fatico a definire. Metto subito le mani avanti, anche per evitare di essere subissato di insulti, l'ultima stagione presa com'è non è completamente da buttare, si fa guardare ed intrattiene, il problema è però l'impietoso paragone con quello che Game of thrones è stato.

Mi spiego con uno dei miei famigerati paragoni, se sono abituato e girare sul circuito di Monza in bicicletta e un bel giorno mi danno uno scooter per girarci mi sembrerà un sogno. Allo stesso tempo se sono abituato a sfrecciare tra le curve con una Motogp il giorno che mi daranno una moto da turismo mi sembrerà un incubo. Questo non vuol dire che lo scooter sia meglio di una moto da turismo per girare sul circuito di Monza ma bensì che il modo in cui percepiamo le cose dipende anche dal metro di paragone a cui siamo abituati. GOT fin dall'inizio ci ha abituati ad un livello molto alto, per rimanere al mio paragone se non una Motogp direi quantomeno una Superbike, per poi calare precipitosamente fino ad un ultima stagione che dubito sia molto di più di uno scooter, magari anche il migliore tra gli scooter ma decisamente ben lontano da una Superbike.

Lasciamo perdere le due ruote ed entriamo nel concreto, a decretare il successo di questa serie sono stati tanti fattori ma secondo me i due principali possono essere individuati nei personaggi e nel realismo degli eventi. I personaggi delle prime stagioni, tutti, non solo i protagonisti, sono apparsi subito tridimensionali, sfaccettati e quasi tutti difficilmente incasellabili in categorie, all'inizio era difficile individuare buoni e cattivi, erano persone che agivano a seconda dei loro interessi, delle loro paure e nel modo che ritenevano più giusto. Tutto questo era coadiuvato da dialoghi all'altezza e storie al servizio dei personaggi. Infine il realismo, che magari fa sorridere pensando a draghi, non morti e via dicendo, era dato dal fatto che quello che succedeva era decretato da come agivano i personaggi e da dove li portava il susseguirsi, e il concatenarsi, degli eventi tanto che tutto questo ha comportato la prematura morte di svariati protagonisti anche particolarmente amati dal pubblico.
L'impressione che ne derivava era che gli eventi non erano scritti da qualcuno per compiacere il pubblico ed aumentare gli ascolti ma che semplicemente accadevano e si susseguivano come conseguenza delle scelte dei vari personaggi, come succede nella vita reale.

Fin qui ho parlato al passato perchè quello che ho scritto è pian piano cambiato e, almeno secondo me, è iniziato con la sesta stagione quando si sono raggiunti i libri e gli sceneggiatori sono stati costretti a scrivere tutto da zero. Da lì in poi le cose sono sfuggite di mano, all'inizio in modo impercettibile, ma inesorabile fino a portarci alla tanto discussa stagione finale. Secondo me il problema non sono tanto le scelte, che possono piacere o meno, ma il modo in cui succedono, ed è utile un paragone con quello che ho scritto prima. Al contrario delle prime stagioni l'impressione e che si sia deciso come si volevano far finire le varie storyline e che poi si siano manipolati personaggi ed eventi per arrivare dove dovevano arrivare, il risultato sono personaggi piatti, spaesati e che prendono decisioni come delle marionette oramai incasellate in ruoli bene precisi, i "cattivi" ed i "buoni" sono chiari ed anche Daenerys passa da una categoria all'altra in modo netto e veloce. Il declino si nota anche nel modo superficiale con cui sono stati scritti i dialoghi e narrati gli eventi, pensate agli scambi tra i vari personaggi delle prime stagioni e paragonateli con i dialoghi delle ultime, all'inizio sembravano veri discorsi tra persone, ultimamente spesso si sono ascoltati veloci battute utili solo a dare una spiegazione o ad indirizzare una storia.

Pensate ad esempio alla superficialità con cui è stata trattata la storia tra Daenerys e John, alla fine della scorsa stagione si conoscono, scocca la scintilla e finiscono a letto sulla nave che li sta portando a nord. All'inizio di quest'ultima arrivano che paiono una coppia affiatata e nel giro di due minuti cozzano per la reale identità di John. Il tutto accade così rapidamente che è difficile affezionarsi a loro come coppia e questo rende drasticamente meno drammatica ed emozionante la scelta di lui di ucciderla.
Potrei fare altri mille esempi, come Varys, forse il personaggio più scaltro dell'intera serie, che dopo essere scampato a qualsiasi cosa si fa facilmente scoprire pur sapendo che Tyrion non lo appoggiava e che il rischio che lo tradisse era altissimo. O le famose profezie che si realizzano sempre, tranne quella delle tre persone con diverso colore degli occhi che Arya doveva uccidere, ed allora perchè far sottolineare la cosa a Melisandre nel terzo episodio? Forse perchè era utile indurre lo spettatore a pensare che sarebbe stata lei ad uccidere Daenerys e poi invece sorprenderlo? E qui torniamo a quanto scrivevo poco sopra, sembra tutto troppo forzato, tutto scritto e realizzato per manipolare chi guarda piuttosto che per raccontare una bella storia.

Un altra cosa che si nota nel confronto tra le prime e le ultime stagioni è come si sia via via smesso di rischiare cercando invece di strizzare sempre di più l'occhiolino agli spettatori, l'ultima stagione è farcita di esempi di richieste dei fan accontentate. La conferma arriva indirettamente anche dagli showrunner che, ad esempio, in una delle interviste dopo la fine della serie hanno dichiarato che nella grande battaglia del terzo episodio, tra gli estranei, avrebbe dovuto esserci anche Hodor e che si era pensato anche di rianimare alcuni dei protagonisti caduti (pochi per la verita) come ad esempio Lyanna ma poi si è evitato perchè sarebbe stato troppo drammatico e traumatico per i fan... GOT infatti fin dal debutto ci ha abituato ad essere il meno traumatico possibile per gli spettatori vero?

Non mi dilungherò oltre perchè rischio di diventare polemico, questa serie ha avuto due facce, quella scintillante delle prime stagioni e quella via via sempre più opaca delle ultime, considerato che io dico da sempre che una Serie TV la si può giudicare veramente solo quando finisce, nella sua interezza, mi verrebbe da fare una media e definirla nel complesso una discreta serie, però non riesco a togliermi l'amaro in bocca lasciatomi dal finale, come se la nazionale giocasse un mondiale fantastico, da dominatrice, per poi perdere miseramente la finale, guardereste al bicchiere mezzo pieno di un gran mondiale con un comunque onorevole secondo posto o al bicchiere mezzo vuoto della sconfitta? Io la definirei una impresa incompiuta, ecco, Game of Thrones è un gran progetto rimasto incompiuto, come la nazionale del mio esempio che ha fallito proprio nel momento in cui non doveva sbagliare.

Insomma è stato un lungo viaggio, durato otto anni, e che, nonostante tutto, credo sia valsa la pena compiere, però se all'inizio è stato entusiasmante ed emozionate, mi ha permesso di conoscere persone e posti nuovi ed affascinanti, dopo un pò la voglia di tornare a casa si è fatta sempre più presente tanto che la conclusione del viaggio non è stata delle migliori. Davvero un peccato, la magra consolazione e che sentirò molta meno nostalgia di quanto avrei pensato.

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Classe '78, Varesino e Ducatista.

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Nostalgico degli ineguagliabili anni 80.

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