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Full spectrum photo

Foto UV/IR: Perché?

Abbiamo visto a grandi linee, nel precedente articolo, cosa sono la fotografia Infrarosso ed Ultravioletto, ora vediamo nella pratica per quali motivi potrebbe interessarvi intraprendere questi generi di fotografia ed in quali campi vengono solitamente usate. Infine perché dovreste provare o non provare la fotografia UV ed IR, generi che non sempre sono semplici e richiedono apposito equipaggiamento.

Premessa fondamentale, non sono un esperto di fotografia UV ed IR, e tantomento di fotografia in generale, sono solo un appassionato che da qualche tempo ha approcciato questo genere di fotografia e che ha trovato difficolta a reperire le informazioni fondamentali per iniziare. Questa serie di articoli riportano le mie esperienze e vogliono essere un aiuto a chi volesse provare la fotografia ad Infrarossi, o ad Ultravioletti, senza avere la pretesa di essere un corso, io per primo sto ancora sperimentando ed imparando. 

INFRAROSSO
Iniziamo con l'infrarosso che è il più diffuso dei due generi ed anche il più semplice da praticare, per provare la fotografia IR può bastare anche solo un apposito filtro che blocca luce UV e visibile e lascia passare, appunto, solo quella ad infrarosso, rende un pò più complicato scattare, ed è indispensabile un treppiede, ma permette di sperimentare con una piccola spesa. Anche pensando di dotarsi di un apposita macchina si può contenere la spesa tra i 200€ ed i 300€, per fotocamera e filtro, mentre per gli obiettivi grossissimi problemi non ce ne sono, alcuni man mano che si chiude tendono a soffrire di hotspot (cerchi più chiari nella foto) ma su internet si trovano delle liste per capire se le vostre lenti sono più o meno adatte.

Il naturale campo di applicazione di questa fotografia sono i paesaggi, anche urbani, ma con presenza di alberi, infatti la luce infrarossa interagisce in modo particolare con tutto ciò che contiene clorofilla colorando alberi e prati di un bianco candido. C'è poi modo di sbizzarrirsi con le diverse gradazioni dei filtri (potete farvi un idea qui) e perfino con filtri misti che variano la colorazione, uno dei miei preferiti è quello che replica l'effetto della vecchia pellicola Kodak Ektachrome Infrared EIR che colora la vegetazione di rosso.
Meno diffusi, ma molto interessanti, sono i ritratti, l'IR infatti tende a lisciare tantissimo la pelle tanto da farla sembrare di porcellana una volta bilanciato correttamente il bianco. Questi sono i due campi in cui viene solitamente utilizzata ma questo non vuol dire che non si possa sperimentare e fare strane scoperte, di recente mi sono accorto che inquadrando alcune superfici metalliche verniciate di nero risultavano cromate, come se sparisse la vernice e si vedesse sotto il metallo!

La post produzione di base non è particolarmente complicata o diversa da una normale fotografia, l'importante è ricordarsi che il bianco va bilanciato su qualcosa con la clorofilla (se siete in giro la cosa più comoda è bilanciare inquadrando un prato), ed invece può servire, a gusti, invertire i canali rossi e blu, questo perchè il cielo all'infrarosso è... rosso e se lo preferite blu basta appunto invertire i canali.

In conclusione perchè provare la fotografia IR?
- Non è complicata e non richiede attrezzature troppo strane e dispendiose.
- Regala dei paesaggi spettacolari che spaziano dal candido e rilassante (cieli azzurri ed alberi bianchi) all'inquietante (con alberi rosso vivo o cieli infuocati)
- Permette ritratti eterei e quasi alieni

Ed invece perchè evitarla?
Sinceramente non ne vedo un motivo ammesso che non vi piacciano, o non vi interessino, nessuna delle caratteristiche delle fotografie IR.

 

UVVISIR

 

ULTRAVIOLETTO
Prima di tutto chiariamo che con fotografia ultravioletto intendo una foto fatta con un filtro che fa passare quasi solamente luce UV che è diversa e da non confondere con le fotografie "fluorescenti" che si vedono in giro. Sono due tipi di fotografia diversa, quest'ultima prevede l'illuminazione tramite una fonte di luce Ultravioletta di qualcosa che reagisce a questa luce diventando fluorescente (oggetti di colore bianco, scorpioni, vernici apposite, etc.), per quanto riguarda la fotocamera se ne usa quasi sempre una normalissima, senza nessun filtro, anche per poter vedere i colori.
La fotografia UV invece si effettua come quella IR ma è un pò più complicata, innanzitutto serve per forza una fotocamera modificata, poi ovviamente serve un filtro che faccia passare quasi solo luce UV (costosi e non facili da trovare) ed infine ci vuole l'obiettivo giusto. Il problema è che per le normali fotografie la luce UV crea molti più problemi di quella IR, oltre a falsare i colori tende a creare difetti alla messa a fuoco per cui i produttori, oltre al filtro sul sensore, tendono a proteggere anche le singoli lenti dalla luce UV, per questo i veri puristi di questo genere di fotografia usano obiettivi specifici o quantomento vecchie lenti delle reflex a pellicola montate con adattatori.

Il naturale campo di applicazione di questa fotografia sono le macro, soprattutto dei fiori, perchè regala una visione molto simile a quella delle api facendo risaltare dei particolari normalmente non visibili. E' molto usata anche per fotografare quadri ed affreschi perchè fa apparire riparazioni e restauri quasi invisibili ad occhio nudo. Particolare l'effetto anche se usata per i ritratti perchè risalta i segni sulla pelle, dalle lentiggini ai graffi. Come avrete capito la caratteristica principale di questo genere fotografico è quello di farci vedere particolari non visibili ad occhio nudo (per questo è molto usata nella scienza forense) ed è quindi molto divertente da sperimentare.

La post produzione di base non è sempre semplicissima, dipende dal tipo di foto, il bilanciamento del bianco non sempre è immediato, i colori possono risultare complicati da regolare e poi spesso bisogna barcamenarsi tra foto non perfettamente a fuoco o da schiarire molto con conseguente rumore.

In conclusione perchè provare la fotografia UV?
- Permette di vedere i fiori più o meno come li vedono le api.
- Trasforma un normale ritratto regalandogli un aurea drammatica ed a volte inquietante
- Permette in molte situazioni di vedere cose non visibili ad occhio nudo

Ed invece perchè evitarla?
- Richiede per forza attrezzatura specifica che non sempre è facile da trovare e può risultare molto costosa
- Non è facile da praticare, serve molto sole o degli appositi flash, ed a volte è una battaglia per la messa a fuoco
- Anche la post produzione può risultare difficoltosa

Se finito di leggere questi primi due articoli siete interessati state pronti, nelle prossime puntate entreremo nel dettaglio di che attrezzatura serve e di come fotografare e post produrre i nostri scatti.

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Classe '78, Varesino e Ducatista.

Appassionato di motori, fotografia, tecnologia, Lego, videogiochi, fumetti, film, serie tv...

Nostalgico degli ineguagliabili anni 80.

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