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Olympus lens

Fisheye e supergrandangolari, facciamo chiarezza

Leggendo commenti, risposte ed alcune domande che mi vengono poste mi sono reso conto che si fa ancora una grandissima confusione, forse anche per la focale simile, con queste ottiche. Anche tra i fisheye ci sono questioni a volte non chiarissime, a maggior ragione nel sistema micro 4/3, vediamo di fare un pò di ordine.

Una paio di premesse, semplificherò alcuni concetti per renderli chiari a tutti quindi non odiatemi se sembrerò magari non precisissimo su alcuni aspetti. Questo articolo può valere in generale ma è calato nel sistema che uso, il micro 4/3, quindi, ad esempio, quando parlo di focali è a questo sistema che faccio riferimento.

La voglia di scrivere questo articolo mi è venuto leggendo l'ennesimo commento ad una lente fisheye che diceva "economica ma inutilizzibale, distorsioni inaccettabili" e che, sinceramente, mi ha fatto arrabbiare, continuo a leggere cose del genere o, peggio ancora, suggerire un fisheye ad una persona che chiede consiglio per un grandangolare spinto.
Leviamo subito ogni dubbio supergrandangolari e fisheye condividono focali molto simili (tra i 6mm ed i 10mm) ma sono ottiche molto diverse! Qualche precisino potrebbe argomentare che anche i fisheye possono rientrare nella categoria dei grandangolari ed è per questo che si tende a specificare, anche se non servirebbe, grandangolari rettilineari quando non si parla dei fisheye.

DIFFERENZE TRA SUPERGRANDANGOLARI RETTILINEARI E FISHEYE
Le differenze sostanziali sono due, l'angolo di campo e la costruzione ottica. L'angolo di campo inquadrato da un fisheye dovrebbe essere di 180° o maggiore (possono esserci delle eccezioni ma le vedremo più avanti), prendiamo ad esempio due lenti con identica focale del sistema, il Laowa 7.5mm F2 ed il Samyang 7.5mm f/3.5 UMC Fisheye, la prima è rettilineare ed inquadra un angolo di campo di 110° mentre la seconda, che ovviamente è un fisheye, inquadra appunto 180°. Come potete capire tra le due lenti, pur avendo identica focale, c'è un abisso, 70° di angolo di campo di differenza su quanto inquadrato è un enormità.
Parlando di schema ottico nei supergrandangolari rettilineari tende a raddrizzare le linee per correggere le distorsioni di una focale così ampia, vale poi il discorso di qualsiasi altra lente moderna, allo schema ottico si aggiunge la correzione software in macchina che porta le lenti più costose e professionali ad essere praticamente perfette mentre in quelle più economiche qualche distorsione potrebbe apparire. Lo schema ottico di un fisheye è quello di un teleobiettivo invertito, costituito da uno o più elementi anteriori divergenti e da elementi posteriori convergenti, di dimensioni più ridotte e fornisce un un’immagine sempre distorta, è una caratteristica non un difetto! Più ci si allontana dal centro più aumenta la distorsione, le uniche linee che restano perfettamente diritte nell’inquadratura sono la verticale e l’orizzontale che vanno a formare la croce centrale. Tutte le altre tendono a curvarsi verso gli estremi della foto. Per semplificare è come se si accentuasse molto la “distorsione a barilotto”, il risultato è che se mettiamo un soggetto al centro dell’inquadratura sembrerà sporgersi verso l’esterno.

Nelle due foto qui sotto potete notare come nella prima, fatta con il Samyang fisheye, le colonne tendano a "chiudersi" con un incurvatura molto accentuata mentre nella seconda fatta col Laowa questa distorsione non avviene.

 

COME RICONOSCERE UN FISHEYE E POSSIBILITA' DI USARLO COME UN RETTILINEARE
Sembra scontato ma dopo alcune cose che ho letto preferisco specificarlo, i fisheye sono sempre indicati come tali (Samyang 7.5mm f/3.5 UMC Fisheye, AstrHori 10mm f/8 II Fisheye, Olympus 8mm 1:1.8 Fisheye PRO, ecc) quindi il modo più semplice di riconoscerli è, appunto, dal nome. Al massimo per conferma si può verificare l'angolo di campo che, come detto, deve essere di 180° o superiore, di questo però parlerò nel dettaglio più avanti in questo articolo.
Alcuni scrivono che per identificarli basta guardare la lente frontale che deve essere bombata come un occhio di pesce (fisheye appunto), non date retta a questa affermazione, basta prendere l'Olympus 7-14mm 1:2.8 PRO che è lo stato dell'arte dei supergrandangolari rettilineari per micro 4/3, se si guarda la lente frontale è a sfera.
Per dovere di cronaca, visto che a volte i fisheye più economici si possono trovare anche attorno ai 150€ che è molto meno di qualsiasi rettilineare, alcuni consigliano di usare un fisheye e poi raddrizzare l'immagine in postproduzione. E' possibile ma può richiedere un discreto lavoro in post e, a seconda di come si è scattato, il risultato potrebbe non essere dei migliori. Sarà poi fondamentale scattare considerando tutta la parte di inquadratura ai bordi che verrà scartata raddrizzando la foto.
Un discorso a parte lo meriterebbe l'Olympus 8mm 1:1.8 Fisheye PRO che su alcuni corpi Olympus permette la correzione in macchina live ma ne parlerò quando farò la recensione di questa ottica, si tratta di una lente specialistica che difficilmente si trova a meno di 800€ quindi, salvo casi specifici, conviene prendere una lente rettilineare se è quello che ci serve.

SUPERGRANDANGOLARI RETTILINEARI
Su queste ottiche non ho molto altro da dire, aggiungo solo che mi spiace deludervi ma al momento non ne esistono di super economiche, sono ottiche complesse da costruire se si vogliono contenere le distorsioni e di conseguenza costano. Olympus e Panasonic incredibilmente hanno sempre ignorato i fissi su queste focali, unica eccezione il recente Panasonic Leica DG Summilux 9mm f/1.7 ASPH, mentre sugli zoom c'è ampia scelta da entrambi i produttori.
Sui fissi a farla da padrone è da sempre Laowa che a catalogo ha ben tre lenti native micro 4/3 con focali da 10mm, 7,5mm ed il recordman 6mm che al momento è il grandangolare rettilineare più estremo del sistema con quasi 122° di angolo di campo.

FISHEYE RETTANGOLARI E CIRCOLARI
Sui fisheye ci sono ancora un paio di cose di cui parlare, innanzitutto possono essere di due tipi, circolari e rettangolari, ed i nomi derivano dal tipo di immagine che essi producono. Un obiettivo fisheye circolare è uno che cattura una vista a 180° o più in tutte le direzioni ed il risultato è un’immagine circolare con i bordi della cornice neri, nel rettangolo della nostra foto avremo proprio un immagine a cerchio in mezzo al fotogramma ed il resto nero. Un obiettivo fisheye rettangolare invece cattura 180° gradi lungo la sua diagonale, i lati orizzontali e verticali dell’immagine sono inferiori e inquadrano circa 150° orizzontali e 100° verticali ed il risultato è la classica foto rettangolare con le deformazioni di cui abbiamo parlato sopra. Esteriormente il fisheye circolare è sempre privo di paraluce, altrimenti finirebbe nella foto, considerate che queste lenti spesso superano ampiamente i 180° arrivando a 220° e finendo per "vedere dietro a se stesse" rischiando di fotografare anche l'impugnatura della fotocamera se troppo pronunciata. Quello rettangolare invece è dotato di un paraluce, anche se molto piccolo e spesso integrato, ma utile per ridurre i flare.


Qui sopra un paio di esempi di fotografie con fisheye circolare successivamente tagliate quadrate per eliminare tutto il nero ai lati.

Al momento di fisheye circolari per Micro 4/3 ne esistono tre, Meike 3,5mm F2.8 Circular Fisheye, Laowa 4mm F2.8 Circular Fisheye e 7Artisans 4mm f/2.8, i primi due sono nativi MFT mentre l'ultimo è un APSC con attacco MFT. Ho già parlato del Laowa ed a breve avrò modo di provare e recensire anche il Meike.

FISHEYE NATIVI MFT ED APSC
Di fisheye rettangolari per Micro 4/3 ce ne sono una marea ma fate attenzione, su quelli Olympus e Panasonic si va sul sicuro ma se vogliamo risparmiare ed andare su uno di quelli manuali? Guardate bene le specifiche, al momento che io sappia ce ne sono solo due nativi per il nostro sistema, il Samyang 7.5mm f/3.5 UMC Fisheye ed il Kamlan 7.5MM F/3.2 Fisheye (ma su questo ho qualche dubbio) mentre tutti gli altri sono per APSC con attacco MFT e questo ha un grosso impatto, infatti col fattore di crop si riduce l'angolo di campo inquadrato ma spesso viene indicato 180°/190° facendo riferimento al valore per APSC senza specificare quello per Micro 4/3. TTArtisan, che è uno dei miei produttori preferiti di lenti manuali, nella scheda tecnica del suo fisheye riporta 180°(M43≈150°). Meike le specifica ancora di più e la differenza è molto ampia (Aps-C Vista dell'angolo:  Diagonale 190°  Orizzontale 161,8  Verticale 106,5, M43 Vista dell'angolo:  Diagonale 146,4° Orizzontale 118° Verticale 89,2°).
So che questo si verifica anche su altre lenti adattate da APSC ad MFT ma sui fisheye ha un maggiore impatto perchè "ritagliando" la parte centrale del fotogramma ed escludendo quello ai bordi si esclude anche la parte con la maggior distorsione del fisheye. E' un fattore importante da considerare perchè potrebbe essere un vantaggio se volete poi raddrizzare la foto in post ma un enorme svantaggio se quello che cercate è proprio un fisheye da 180° per giocare con le sue distorsioni.
Pur essendo APSC adattati ad MFT meritano una menzione speciale, li recensirò a breve, il AstrHori 10mm f/8 II Fisheye, minuscolo ed economico, col difetto di un diaframma molto chiuso, ma al momento è l'unico fisheye del sistema che permette di montare filtri a vite e per qualcuno potrebbe essere un plus non da poco, per me è l'unico fisheye con cui fare infrarossi. L'altro è il TTArtisan 7.5mm F2 Fisheye che viene fornito con un piccolo filtro ND1000 montabile sulla parte posteriore della lente e con un tappo particolare su cui ho un idea ma... ne parlerò nell'apposito articolo appena mi arriverà e potrò provarlo.

PER COSA USARE UN FISHEYE
Chiudo con qualche suggerimento per chi non ha mai usato queste lenti o è spaventato dalle loro distorsioni. Lascio perdere i fisheye circolari perchè sono davvero estremi e per questo vale un pò tutto anche se il loro campo di battaglia sono le riprese subacquee dove permettono di avere una visuale che alcuni paragonano a quella dei pesci.
I fisheye rettangolari sono molto utilizzati per enfatizzare un soggetto, mettendolo al centro risulta poco distorto e sembra "uscire" dal fotogramma, oppure in alcune foto sportive, ad esempio mettendo uno skater in uno degli angoli in alto darà l'impressione di tuffarsi dentro all'ambiente da cui è circondato. Rendono poi molto bene se si fotografa qualcosa con linee curve, ad esempio uno stadio o un arena, perchè accentua le curve dando l'impressione di essere davvero circondati dalla struttura.
Si tende invece ad evitarlo in architettura, proprio perchè incurva tutte le linee, ed anche nei ritratti dove risulterà un naso enorme col viso tutto distorto. Come sempre però non sono dogmi, anche in questi campi, se usato nel modo giusto, può dare risultati decisamente creativi, a Milano ho conosciuto un fotografo che fa ritratti per strada solo col fisheye rendendoli delle specie di caricature molto caratteristiche e simpatiche.
In generale i fisheye manuali, anche quelli circolari, sono abbastanza economici, piccoli e creativi che secondo me vale la pena averne uno in borsa!

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Classe '78, Varesino e Ducatista.

Appassionato di motori, fotografia, tecnologia, Lego, videogiochi, fumetti, film, serie tv...

Nostalgico degli ineguagliabili anni 80.

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