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Chuck

Chuck

Un paio di righe su una delle mie serie tv preferite di sempre, Chuck. Se non l'aveste vista correte a farlo, uno dei migliori mix di divertimento ed emozioni viste in tv, in questo articolo vi racconto le mie impressioni. Mi raccomando, se decidete di proseguire, attenzione agli spoiler che potrebbero esserci, siete avvisati!

Ho scoperto Chuck per caso e molto tardi, una sera di inizio 2014 facendo zapping in tv, cosa che per altro mi capita raramente di fare. Gironzolando per i canali intravedo Yvonne Strahovski e mi fermo pensando sia una puntata di Dexter, invece scopro Chuck, mi incuriosisco, faccio due ricerche su internet, guardo la prima puntata e mi faccio prendere come raramente mi è capitato. Morale della favola, in poco più di un mese, mi guardo tutte e cinque le stagioni, rimango folgorato e mi chiedo come questa serie tv sia sfuggita completamente ai miei radar.
Lo dico subito, a scanso di equivoci, Chuck è entrata prepotentemente tra le mie prime cinque serie tv preferite di sempre e non è un caso, Chuck parla di un nerd ed è una serie pensata per, e/o da, nerd, e non nell'accezione negativa del termine, bensì in quella che apprezzo di più ed in cui mi riconosco, quella che rappresenta Chuck, un ragazzo forse sì un pò sfigato e appassionato di tecnologia, ma anche di cinema, fumetti, belle storie,... tutte quelle cose che si ritrovano in una serie di ragazzi che hanno vissuto l'infanzia negli anni ottanta. E in Chuck non solo due dei protagonisti sono dei nerd, ma anche tutta la serie strizza l'occhiolino con guest star ben studiate, sì la mamma di Chuck è proprio Sarah Connor!, largo ricorso a tecnologie tra il futuribile e il fantascientifico, e citazioni sparse qua e là che fanno concorrenza a quelle di The Big Bang Theory.
Anche il taglio dell'intera serie non può non colpire la generazione cresciuta a pane e fumetti della Marvel, l'eroe con un sacco di problemi, la netta distinzione tra bene e male, l'ironia di cui sono infarciti gli episodi, alcuni personaggi improbabili ed i buoni che, in un modo o nell'altro, trionfano, perchè è così che deve andare, è così che siamo stati cresciuti e nutriti dai personaggi di Stan Lee che, guardacaso, non ha perso l'occasione per fare una comparsata in uno degli episodi!
Già solo per questo Chuck dovrebbe far impazzire molte mie conoscenze, ma non è solo questo e non è una serie di nicchia, a colpire è il modo in cui viene prestata molta attenzione alla narrazione e, soprattutto ai personaggi che, almeno all'inizio, possono sembrare degli stereotipi ma che con l'avanzare della serie mostrano molta profondità, tante sfaccettature e, soprattutto, crescono in un modo naturale. Questa è una delle cose che ho apprezzato di più, la crescita e la maturazione dei vari personaggi, se confrontate Chuck, Morgan, Sarah e Casey delle prime puntate con quelli delle ultime capirete di cosa sto parlando e di che lavoro è stato fatto sui personaggi, non ci si trova davanti a delle macchiette che interpretano la loro parte all'infinito, qui i protagonisti sembrano reali, vengono colpiti e cambiati dagli eventi come nella vita di ognuno, crescono, si smussano, maturano.
A completare l'opera, ed a dargli spessore, sono poi delle ottime interpetazioni, a tratti sembra quasi che le parti siano state scritte attorno agli attori anzichè sceglierli in base ai personaggi, gli interpreti non solo sono azzeccati e perfettamente nella parte, ma fanno anche molto bene il loro lavoro, l'espressività di Zachary Levi ed Yvonne Strahovski sono un valore aggiunto incredibile, le smorfie di Chuck parlano più di mille discorsi ed i sorrisi di Sarah illuminano lo schermo e tradiscono inesorabilmente il suo tentativo, almeno agli inizi, di risultare impassibile. E non si può dimenticare la "finta" inespressività di Adam Baldwin, perfetta per il suo personaggio di duro col cuore tenero, il suo muso duro ed i suoi grugniti scolpiscono il personaggio. Ma a funzionare perfettamente sono anche tutti gli altri che completano il quadro e gestiscono al meglio le sottotrame, mai fini a se stesse.
Come se non bastasse la serie si prende anche il lusso di toccare argomenti importanti come amicizia, famiglia, amore... con leggerezza e tocco delicato ma allo stesso modo efficace.
Non mi vergogno a dirlo, Chuck non solo è una delle serie che più mi ha fatto ridere ma è anche quella che più mi ha commosso e per una serie che dovrebbe essere solo intrattenimento leggero non mi pare poco!
In conclusione Chuck appassiona per il suo alto tasso di intrattenimento ma conquista per il calore e l'umanità che fanno da sfondo all'ottimo livello di emozioni, suspense, comicità, trama e interpretazioni, una serie imperdibile!

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Classe '78, Varesino e Ducatista.

Appassionato di motori, fotografia, tecnologia, Lego, videogiochi, fumetti, film, serie tv...

Nostalgico degli ineguagliabili anni 80.

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